Si risveglia dall’ictus e parla con accento straniero. Lo studio dell’università di Padova.
ROMA – Si risveglia dall’ictus e parla con accento straniero. Il primo caso in Italia è stato studiato dall’Università di Padova per cercare di capire meglio cosa è successo al paziente.
La vicenda riguarda un cinquantenne italiano che dopo un ictus è in coma prima di riaprire gli occhi. Degenza clinica superata, nessun deficit dal punto di vista cognitivo. L’unica anomalia è rappresentata dall’accento di origine slava.
Lo studio dell’università di Padova
Il particolare caso è stato preso in esame dall’università di padova con il team guidato da Konstantinos Priftis che ai microfoni di La Repubblica precisano: “A differenza di tutta la casistica riportata in letteratura negli ultimi 20 anni il paziente italiano con lesione emisferica destra e sindrome da accento straniero l risveglio […]. Il paziente, assolutamente guarito dal punto di vista clinico, ha acquisito al risveglio un accento e cadenza di origine slava sebbene non abbia mai soggiornato in Paesi con caratteristiche fonetiche tali. La particolarità del caso è dovuta al fatto che l’area corticale posta nel lobo frontale sinistro sia quella cruciale per la produzione del linguaggio, mentre il paziente è stato colpito da ictus nella parte destra“.
L’ipotesi
Sono in corso tutti gli accertamenti con il gruppo padovano che ha ipotizzato “una lesione emisferica destra con metabolismo ridotto al cervelletto sinistro, per diaschisi. Quest’ultima è il danneggiamento di un’area distante da quella colpita dall’ictus, ma comunque connessa ad essa. In questo modo potevamo vedere che vi fosse una correlazione tra emisfero destro e cervelletto sinistro nel cso di sindrome da accento straniero“.
Si tratta di un primo caso in Italia ancora sotto gli accertamenti medici. Studi chiamati a chiarire meglio quanto accaduto al cinquantenne italiano che al risveglio dal coma ha iniziato a parlare con accento slavo.